Cellulari in classe, non cambia nulla.
Non c'è molta notizia nella discussa circolare del ministro di questi giorni, niente di nuovo, ha semplicemente ribadito le disposizioni che valgono ormai da diversi anni. Come ho già avuto modo di dire, si tratta di avere buonsenso e guidare il processo di digitalizzazione che stiamo vivendo, non subirlo. Non si può fermare un getto d'acqua con le mani ma lo si può arginare e magari indirizzare ad una centrale idroelettrica...
Non è facile, è vero che il rischio della dipendenza dalla tecnologia sopratutto smart è molto forte, ma le istituzioni - scolastiche e non - stanno ormai lavorando sodo e spesso bene con progetti di benessere e consapevolezza digitale. Bisogna trovare il modo di remare tutti assieme e nella stessa direzione, resto dell'idea che un bell'esperimento sia quello dei patti educativi territoriali
Foto di Tamarcus Brown su Unsplash
Francesco Saitta