Interventi, pensieri, eventi
Se penso alla scuola un anno fa penso che abbiamo fatto passi in avanti per garantire la presenza ai nostri ragazzi, allo stesso tempo vedo che possiamo farne ancora. In sicurezza, per dare normalità e anche serenità ai nostri ragazzi e ragazze.
Assieme ai grandi disagi che stanno vivendo le famiglie tutti si sono resi conto della grande difficoltà che sta vivendo il mondo della scuola. Il carico burocratico cui le segreterie sono sottoposte, vista anche l’ormai totale assenza del dipartimento, fa sì che la quasi unica attività cui il personale si dedica sia la gestione degli studenti nelle classi.
Con l’obiettivo primario di salvaguardare la continuità scolastica e la didattica in presenza io mi sento molto vicino alla proposta che aveva avanzato il presidente della regione Emilia Romagna Bonaccini di seguire per i ragazzi le regole che abbiamo per gli adulti, riducendo di fatto drasticamente le quarantene e riconsegnando il pallino della gestione dei casi a chi compete, l’autorità sanitaria.
Ora vediamo come verrà formulata nel dettaglio e poi recepita la proposta della Conferenza delle Regioni da parte del Governo
La situazione della scuola, che con tutte le difficoltà cerca di garantire il servizio in presenza a tutti i nostri ragazzi e le nostre ragazze.
E un piccolo pensiero per David Sassoli in chiusura, al telegiornale de Il13 di ieri sera
La ripresa scolastica è un tema caldo di questi giorni, genitori e studenti si stanno chiedendo come avverrà. Personalmente credo sia importante riprendere nei tempi previsti, a patto di avere un protocollo che sia praticabile. In questo senso la proposta delle regioni fatta al governo mi pare ragio...
La scuola sta vivendo giornate difficili, l'aumento dei casi e la gestione delle quarantene, ma con la voglia di preservare per quanto possibile la didattica in presenza.
Il protocollo ministeriale, almeno nel nostro territorio, è risultato inefficace. Sembrava sospeso lunedì sera e ieri si è fatta marcia indietro. Bene, ma servono risorse per rendere efficace la sorveglianza, l'effettuazione dei tamponi e il tracciamento. E tutti dobbiamo mantenere sempre alta l'attenzione e rispettare le regole, per riuscire a vivere queste settimane prenatalizie con tutta la serenità che le caratterizza solitamente.
Non è tanto la classifica a preoccupare, quanto l'analisi dei parametri che ci hanno portato a scendere di qualche posizione. Qui non è questione di essere o fare i primi della classe, quanto di rendersi conto che ci sono diversi aspetti da migliorare, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli ultimi anni e della pandemia.
Come sottolineato nei quotidiani di oggi salta agli occhi lo scivolone della destra tagliamento sulla sicurezza sociale, parametro che identifica il disagio sociale e personale e che ha inserito alcuni indicatori relativi alla gestione della pandemia come la variazione di mortalità rispetto agli ultimi 5 anni e i casi covid ogni mille abitanti.
Si vive bene nel nostro territorio, e questo è merito di tutti, dai cittadini agli amministratori che negli anni hanno saputo costruire un sistema ben oliato, ma ricordiamo sempre che se per costruire serve molto tempo e dedizione, per rovinare bastano pochi errori ben assestati. La cura e l'attenzione alle persone non può e non deve essere uno di questi.