Giovani a Pordenone: Saitta, Del Ben, Pirotta (PD), dall’ascolto alle azioni

<<L'ascolto è positivo ma deve essere solo il primo passaggio, la messa in moto di un meccanismo costante, strutturale e di prospettiva>> dichiara il Consigliere del Partito Democratico, Francesco Saitta, commentando l’incontro delle istituzioni cittadine con la rappresentanza dei giovani.

<<Coinvolgere i giovani e dar loro la possibilità di confrontarsi, esprimersi e formulare proposte è sicuramente la direzione giusta. Costruire assieme a loro in stile condiviso e non calato dall'alto è il modo per valorizzare le loro caratteristiche. Certo ci sono alcuni elementi da sottolineare, in chiave di proposta costruttiva: questa fase di ascolto non può essere uno spot ma deve diventare ossatura portante della politica giovanile in città. Si imposti un sistema di incontri cadenzati e l'utilizzo di uno spazio accessibile in modo semplice e costante, aprendosi non solo alle realtà associative e di aggregazione ma ai giovani tutti. L'ascolto sia sempre seguito da elaborazione e azione, in un ciclo virtuoso di coinvolgimento e costruzione della Pordenone di oggi e domani. C'è bisogno di recuperare e riattivare in modo consistente dopo i due anni di pandemia esperienze come il consiglio comunale dei ragazzi, strutturando un'esperienza simile anche per i ragazzi più grandi. Gli oratori che hanno significato molto per la città nel corso dei decenni sono in affanno e l'esigenza di spazi multifunzionali di studio, svago e socialità è emersa chiara dall'incontro con i ragazzi, l'amministrazione deve prendersene carico. Il lavoro da fare è sicuramente molto e impegnativo, importante progettare questi percorsi in modo concreto e strutturale>>

La Consigliera Del Ben aggiunge <<È necessario mettere in campo azioni che mirano ad attivare il protagonismo dei ragazzi, la valorizzazione dei talenti e delle risorse, la cura del territorio, la riappropriazione degli spazi nonché processi che favoriscano l’attivazione di relazioni di fiducia tra persone di estrazione culturale e sociale diversa e tra le varie generazioni>>

<<Bene l’ascolto dei giovani ma diamoci da fare sulle infrastrutture>> aggiunge Pirotta. <<Trovo significativo che l’amministrazione ascolti i giovani con un ciclo di incontri per raccogliere i loro stimoli, ma non dimentichiamoci che un elemento importante e concreto potrebbe essere nel ripensare le infrastrutture. Mi riferisco al trasporto pubblico e alle sale studio intese anche come luogo di incontro e confronto, le quali richiedono dì individuare punti stabili nella città (potrebbe essere la sede della ex-provincia o, perché no, anche il castello). Sul trasporto pubblico c’è una fragilità di offerta per quanto riguarda gli orari e i collegamenti. Pordenone è una città che può essere vissuta tranquillamente in bicicletta per la popolazione più giovane, ma i dati di TPL, già presentati in seconda commissione, dicono che la maggior parte del traffico è generato da spostamenti extraurbani i cui orari non sono competitivi. Il trasporto su gomma non è sufficiente, andrebbe aperto un ragionamento sulla possibilità di sviluppare una metropolitana leggera per migliorare l’adesione al trasporto pubblico locale. >> sottolinea Irene Pirotta, che rimarca << visto che l’assessore Parigi continua a ripetere, in tutti gli incontri coi giovani, la sua capacità organizzativa per i concerti di Mahmood, Fabri Fibra e Sangiovanni, sta lavorando anche per incrementare il trasporto pubblico nell’occasione?>>.